Levini Felice

Giugno, 2011

Biografia di Levini Felice

Felice Levini nasce a Roma nel 1956 dove vive e lavora. Le prime esposizioni risalgono al 1978. "al centro del suo universo" scrive recentemente Barilli, "sta un'immagine eseguita a mano, per lo piu' a pastello su carta, che pero' 'simula' quasi un riporto fotografico". Siamo nel momento di riscoperta della manualita' da parte degli artisti. Levini, tramite l'esattezza del segno, simula tecniche di riproduzione grafica, imita i marchi pubblicitari. Particolare interesse riveste il cliche', lo stereotipo grafico spesso citando antiche decorazioni. L'immagine, scrive ancora Barilli, "e' insidiata dal gusto per la proliferazione; quasi sempre, infatti (...) risulta sdoppiata, ripetuta, ripresa e variata, talora con un ritmo che tende quasi all'infinito. Per un altro verso, il suo carattere piatto e di superficie viene contestato da qualche pezzo tridimensionale, che esce dalla parete e fa 'allestimento', mantenendo con l'immagine dipinta un legame molto misterioso e sotterraneo (...) l'oggetto in questione contiene in se' mirabili ritmi decorativi, schemi flessuosi, tratti lineari arricciati, che potrebbero anche essere materializzati e posti fuori dall'immagine, appunto come elementi plastici autonomi". Levini non si discostera' mai da questo modus operandi che caratterizza il suo lavoro fino ad oggi. Tra le personali ricordiamo quella degli esordi presso la Galleria S.Agata de' Goti a Roma nel 1978. Nel 1979 e' la volta dell'importante personale allo Studio Cannaviello di Milano. Nel 1980 nasce Ika cosiddetta formazione dei "Nuovi-nuovi" sotto l'egida del critico Renato Barilli. Levini ne fara' parte sin dall'inizio come uno dei piu' ortodossi. Con la mostra presso la Galleria La Salita di Roma, nel 1981, Levini radicalizza il proprio lavoro proponendo un "progetto per carta da parati". L'elemento ironico che da sempre caratterizza il lavoro di questo artista, raggiunge qui un picco degno di nota. Gli escamotages ironici diverranno sempre piu' base poetica per Levini come dimostra la personale presso la Galleria Eva Menzio di Torino nel 1982. In queste due ultime Galleria Levini esporra' anche nel 1983 e nel 1984. Il 1985 segna la partecipazione dell'artista all'importante mostra di indagine intitolata "Anniottanta" tenutasi a Bologna preso la locale Galleria Comunale d'Arte Moderna. Le personali si fanno piu' fitte: vanno ricordate almeno quelle inaugurate presso Massimo Minini di Brescia, e l'importante esposizione presso la Galleria Pieroni di Roma che segna, come dice Barilli "il risultato piu' pieno, maturo e riassuntivo del cammino del nostro". Ultima mostra degna di nota e' "Geometrie del disordine" tenutasi ad Aosta nel 1988 presso la Tour du Lepreux a cura di R. Barilli. Tra le collettive va ricordata la prima tenutasi a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni nel 1978. Nel 1980 e' la volta di "Italiana: la nuova immagine" presso la Loggetta Lombardesca di Ravenna e l'importante rassegna "Dieci anni dopo: I Nuovi-nuovi", Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna. Nel 1981 prosegue la fortunata stagione dei "Nuovi-nuovi" con un'altra mostra intitolata "La Qualita': lo sviluppo dei Nuovi-nuovi" tenutasi a Ferrara presso il Padiglione d'Arte Contemporanea. Nel 1982 e' la volta di "Generazioni a Confronto" allestita presso l'Istituto di Storia dell'Arte dell'Univerista' di Roma. Nello stesso anno Levini e' presente alla XII Biennale des Jeunes, presso il Museo Civico di Parigi e alla importante rassegna di tendenza "Una generazione post-moderna" presso il Teatro Falcone di Genova. Nel 1984 espone al famoso Castello di Volpaia presso Radda in Chianti e alla rassegna itinerante "Italiana: 1950-1986" a Saragoza, Valencia e Madrid. Nel 1987 e' presente alla mostra tematica "Abitare il tempo 1987. Le virtu' della mano" presso l'Ente Autonomo Fiera di Verona. Tra le personali: a Firenze alla Galleria Ficara (1991) ed al Centro di Cultura Sperimentale (1993); a Napoli alla Galleria Scalise (1993); a Rimini alla Galleria d'Arte Contemporanea (1993) e in numerose gallerie romane: Planita (1991, 1994); Sprovieri (1992), La Nuova Pesa (1995), L'Attico (1996). Questi anni hanno visto, inoltre, la sua partecipazione ad importanti manifestazioni a livello internazionale e nazionale: nel 1991 espone al XXXIV Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel 1993 e' presente alla XLV Biennale di Venezia, nel 1996 alla XII Quadriennale di Roma.